Layout di progetto
Sette più sei: tante sono le tramogge che scandiscono la linea di lavoro. Sette dedicate alla fase di carico, che vengono riempite con componenti base, additivi e pigmenti, e altre sei finalizzate allo scarico dei sili; tutte raccordate e coordinate da linee di prelievo e trasporto dedicate. Indispensabile, per garantire i flussi desiderati, l’attenzione posta alla “fase solida granulare”, declinata nella caratterizzazione delle proprietà meccaniche dei prodotti, nella specifica varianza degli angoli di attrito, nell’influenza della fase stazionaria e fluidizzata sullo stoccaggio ed efflusso del particolato.
Partendo quindi dall’analisi statica e dinamica dei materiali, si lavora sulla somma di una serie di addendi al fine di ricavare il corretto angolo di inclinazione delle tramogge rispetto alla verticale, per stabilire così la modalità più appropriata con la quale immettere il prodotto.
I regimi quasi-statici e areati rilevati consentono di configurare serbatoi a taglio sartoriale, nonché di definire la relativa sezione di scarico sulla base della portata oraria di massa per mantenere la precisione delle dosi richieste. Si comincia con le tramogge svuota sacchi e big bag – con capacità fino a 2.000 litri – per proseguire con tramogge di pesatura e bilancia ciclone – rispettivamente da 200 e 1.200 litri – e arrivare ai sili di stoccaggio da 43 m3.
Tramoggia svuota sacchi e big bag
I recipienti cilindrici dei serbatoi sono dotati di elementi filtranti integrati con pulizia in contro-flusso d’aria (che segue il ciclo programmato selezionato), mentre le sezioni finali convergenti hanno un fondo aerato (“vibrato”), in modo tale da assicurare lo svuotamento totale della tramoggia e ovviare così al potenziale rischio di compattamento del materiale.
Sfruttando la variazione di capacità “parassita”, gli indicatori di livello a principio capacitivo registrano invece le oscillazioni del quantitativo di prodotto presente nel contenitore rispetto al valore soglia prestabilito.
Il ciclo di dosaggio della tramoggia di pesatura, in modalità gravimetrica e a incremento di peso, è attuato mediante convogliatori a coclea provvisti di aspi “rompiponte”, che riducono sensibilmente la stabilità aggregata delle polveri.
Alimentazione in modalità gravimetrica
Il controllo del peso di carico è demandato alle singole celle a flessione, che arrestano i convogliatori a coclea (con conseguente chiusura delle valvole) al raggiungimento del valore di setting impostato. Un filtro a manica di tessuto tubolare, sostenuto dal cestello portante interno, controlla l’abbattimento del materiale particellare, trascinato dalle aspirazioni localizzate.
Per le operazioni di prelievo e distribuzione, le tramogge di carico sono raccordate da un sistema di trasporto pneumatico a corrente fluida in aspirazione, per alimentare la tramoggia bilancia ciclone, e a corrente fluida in pressione, per riempire i sili di stoccaggio.
Tramoggia bilancia ciclone
Nella tramoggia ciclone (che ha capienza di 1.200 litri), grazie alla depressione creata con una pompa per vuoto, il materiale incontra il flusso gassoso e vi si mescola, migliorandone così la scorrevolezza per la riduzione delle forze intermolecolari. Il moto a spirale della corrente, sottoposta all’azione della forza centrifuga, perde progressivamente i solidi, che per gravità ricadono sul fondo, mentre la frazione gassosa è ricondotta allo scarico.
Le componenti così fluidizzate arrivano al mescolatore attraverso due valvole di intercettazione a farfalla, in cui vengono miscelate a secco – con tecnica dry blend, secondo il metodo masterbatch – mentre l’immissione delle materie prime nell’estrusore è coordinata dai sistemi di trasporto a catena che, lungo tre binari paralleli, servono anche l’intera batteria di sili.
Scelti per la loro efficienza di prestazioni, i sistemi di trasporto a catena risultano particolarmente adatti al trasferimento di materiali su lunghe distanze e in circuiti che prevedono punti di carico e scarico multipli; consentono di effettuare cambi di direzione, di superare dislivelli e quote, di raggiungere verticalità elevate. Caratteristiche che si sommano alla semplicità e praticità d’uso, paradigmi fondamentali della massima economia d’esercizio per garantire la più completa usabilità del sistema.
AIUTI DI STATO E DE MINIMIS
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